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Docenti: cambio cattedra in provincia non desiderata grazie a Facebook, ora è possibile

lentepubblica.it • 9 Agosto 2016

facebookI docenti Italiani, a seguito della mobilità su base nazionale, si coalizzano e si organizzano per scambiare le cattedre.

 

Il desiderio di rimanere a casa, vicino ai propri cari è forte. La necessità di lavorare ha portato i docenti Italiani ad accettare una nomina a tempo indeterminato anche a mille chilometri da casa. Ma è dura lasciare lontano i propri affetti, mariti, figli, mogli… abbandonare la propria terra.

 

Fortunatamente ques’anno la legge consente di scambiare le cattedre tra docenti per un anno, anche se non sono coniugi. Tra i tanti docenti “mobilitati” ci dovrà pur essere qualcuno, da qualche parte, che vuole scambiare la cattedra… ma come mettersi in contatto con lui/lei?

 

Ecco allora che nasce il gruppo Facebook “Cerco Scambio Cattedra Docenti”  (https://www.facebook.com/ groups/1006804462748298/?fref= ts ).

 

Non è un semplice gruppo di ” Acquisti, vendite e scambi” perchè ha l’obiettivo di mettere in contatto docenti che, non avendo avuto esito positivo a seguito di domanda di assegazione provvisoria o utilizzazione, vogliono scambiarsi la cattedra per l’a.s. 2016/17.

 

Questo è possibile grazie all’Art. 7 comma 13 del testo sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie per l’a.s. 2016/2017 prevede che:

 

“In sede di contrattazione regionale decentrata sono regolamentate le modalità per attuare lo scambio di cattedre o posti tra coniugi anche fra province diverse. Analogamente, in considerazione del carattere straordinario delle operazioni di mobilità relative all’ a.s. 2016/17, al termine delle operazioni, a domanda degli interessati, è inoltre regolamentata la possibilità di scambio tra due docenti abilitati e titolari del medesimo insegnamento che abbiano prodotto domanda e non abbiano ottenuto l’assegnazione provvisoria interprovinciale.”

 

Tanto più il gruppo sarà condiviso e tanto più sarà possibile per i docenti che per un qualsiasi motivo abbiano bisogno di trasferirsi realizzare il loro sogno, almeno per un anno. Tutti i docenti italiani, solidarizzando con i colleghi mobilitati e lontani da casa sono ben venuti nel gruppo e possono condividerlo.

Fonte: Orizzonte Scuola (www.orizzontescuola.it) - articolo di Sara Bignano
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